30 aprile 2012

Sogno






Stavamo nudi uno di fronte all'altro, e la nudità continuava per tutto il sogno. Gli  preparo il bagno, una vasca da riempire, un ramo di nocciolo da spostare dal bordo. Abbasso lo sguardo mentre nuda ho l'asse da stiro davanti e l'altro mi guarda. Eden, non c'è turbamento, nulla di erotico nemmeno quando lo seguo, l'altro cammina a dieci metri davanti a me, e scorgo i suoi testicoli viola e glabri sbucare come frutti  da sotto i glutei,  frutti edenici. L'altro mi guarda,  io tengo gli occhi a terra perchè non mi veda come sono senza trucco, non perchè sono nuda. Il pudore  del rivelare la faccia senza maschera cosmetica. Cosmetica e cosmo. La nudità del volto, vera nudità,  il corpo nudo ha innocenza, fragilità. Due anime sessuate che non desiderano.  Nude si incrociano, si offrono senza seduzione. Un inseguire acqua da una polla trasparente. Prendere una mano nella propria senza rubarla. Non interpretare il sogno, che parli dal mondo di Ade, là sotto vive.

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