16 marzo 2013

La casa solare



 La porta d'ingresso ha venature che disegnano una fiamma. Una figura alta, spalle forti da nuotatrice,  capelli morbidi e dorati, gli fa strada. E' sorpreso che il cliente sia una donna. Sulle pareti una luce arancio senza alcuna lampada, parquet chiaro, un salone  con una stufa dove brilla un fuoco. Una grande vetrata, una terrazza, oltre un parco. 
Si accomodano su due sdraio di legno con cuscini dorati.
"Ha portato il materiale ?" chiede la donna con una voce molto bassa.

"Sì." risponde l'uomo, sorpreso dal timbro  maschile. 

"Può preparare fuori in terrazza, grazie." 

L'uomo fa scorrere la vetrata, esce all'esterno, e depone a terra una scatola. Fa scattare l'innesco e rientra svelto all'interno. Dopo alcuni minuti dal contenitore si sprigiona un'esplosione di fuochi artificiali bassi, dalle tonalità cupe dell'azzurro. Quindici secondi,  si spegne.

"Mi piace. Può  aumentare  la  durata e l'altezza ?"

"Sì,  ma c'è bisogno di più spazio, o brucia tutto."

"Non è un problema, ci risentiamo tra qualche giorno." 

L'uomo annuisce e si avvia all'uscita. Una calda luce aurorale scende dalle pareti
Tutto gli  appare necessario. 


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